Mese: Ottobre 2016

 

Tumore al seno

Tumore al seno: sai fare l’autopalpazione?

tumore al seno

Nella prevenzione del tumore alla mammella, l’autopalpazione è uno dei primi e più importanti strumenti che avete a disposizione e che potete fare tranquillamente a casa vostra, davanti a uno specchio. Con l’autoesame imparerete a conoscere la struttura e l’aspetto del vostro seno e, di conseguenza, ad accorgervi precocemente dei cambiamenti.

Quando iniziare a farla?
Già a partire dai 20 anni sarebbe bene svolgerla una volta al mese o una volta ogni due mesi tra il 7° e il 14° giorno del ciclo.

Come farla?
1. Mettetevi davanti a uno specchio in una stanza ben illuminata;
2. Osservate il seno sia di fronte che di profilo prima con le braccia stese lungo i fianchi e successivamente con le braccia alzate sopra la testa alla ricerca di eventuali irregolarità nel contorno o alterazioni nella forma del capezzolo (ricordate, però, che quasi mai le due mammella sono identiche!);
3. Continuate l’osservazione portando le mani sui fianchi, contraendo i muscoli pettorali e piegandovi in avanti;
4. Iniziate l’autopalpazione piengando un braccio dietro la testa e facendo scorrere sul seno l’indice, il medio e l’anulare uniti in movimenti concentrici dall’esterno della mammella verso il capezzolo. In questo modo potrete cogliere eventuali noduli o indurimenti;
5. Continuare ad esamire il seno con movimenti verticali delle dita (polpastrelli) e per quadranti dall’interno verso l’esterno e viceversa;
6. Per concludere, premete leggermente il capezzolo tra pollice e indice per rilevare eventuali fuoriuscite di liquido.

Quando preoccuparsi e richiedere una visita specialistica?
A differenza di quanto si possa pensare, il dolore raramente è sintomo di tumore al seno, ma andrebbe comunque riferito al proprio medico. I segnali che devono allarmare e spingere a un approfondimento sono i seguenti:
– Una o più formazioni nodulari della mammella;
– Protuberanze o ispessimenti della mammella o della zona ascellare;
– Variazioni nella forma e nella dimensione della mammella;
– Fuoriuscita di liquido dal capezzolo;
– Infossamenti o rilievi sulla superficie;
– Cambiamenti nell’aspetto della pelle, del capezzolo o dell’areola come gonfiori, arrossamenti,  sensazione di calore.

                                                                                                                                                   Dottssa Garofalo Greta

                                                                                                                                               Specialista in Ginecologia e Ostetricia

Clamidia

Clamidia: è’ una malattia a trasmissione sessuale di tipo batterico.Il germe responsabile dell’infezione (Chlamydia Trachomatis) è in grdo di colonizzare le cellule della cervice uterina, dove si moltiplica,per poi infettare nuove cellule.

Si tratta di un’infezione esclusivamente a trasmissione sessuale,vi è poi il rischio di contagio del neonato attraverso il canale del parto qualora la madre sia infetta.

L’infezione decorre asintomatica nella maggior parte dei casi,tuttavia sintomi dell’infezione comprendono perdite vaginali di aspetto purulento,sanguinamenti anomali intermestruali o postcoitali,talvolta uretrite con disuria.

L’infezione non deve essere trascurata perche potrebbe portare conseguenze severe tra cui malattia infiammatoria pelvica con eventuali esiti cicatriziali a livello tubarico quindi aumentato rischio di infertilità o eventualmente gravidanza extrauterina e dolore pelvico cronico.

La diagnosi può essere fatta attraverso un tampone vaginale ed endocervicale specifico.

E’ necessario che anche il partner si sottoponga alla cura antibiotica al fine di evitare la reinfezione e che,durante l’assunzione della terapia,sia sospesa l’attività sessuale.

Dott.ssa Greta Garofalo

Specialista in Ginecologie e Ostetricia

clamidia

 

Raccomandazioni per una gravidanza serena

Gravidanza serena

  • Non assumere alcool
  • Non fumare
  • Seguire una dieta equilibrata ricca di frutta e verdura ma anche proteine e abbondante idratazione
  • Limitare il consumo di caffeina/teina e sostanze eccitanti (presente nel caffè,the, coca cola e cioccolato)
  • Non assumere farmaci se non prescritti dal proprio ginecologo curante
  • Svolgere attività fisica moderata evitando sforzi eccessivi e pratica agonistica
  • Rapporti sessuali permessi se non controindicazioni
  • Eseguire una corretta igiene intima quotidiana
  • Attenzione ai viaggi in aereo di lunga percorrenza che comportano un aumento del rischio trombo embolico.

Dott.ssa Greta Garofalo

Specialista in Ginecologia e Ostetricia

gravidanza serena